Sentirsi al sicuro è un bisogno fondamentale dell’umanità. Vediamo come imparare a ‘prendersi cura di sé’ e del proprio ambiente, grazie ai consigli IEP e a un film! Dopo il diversity management, ecco il nuovo tema del mese affrontato dal team IEP per gli operatori sanitari: scegliere di mettersi al sicuro.
Spunti e consigli a cura di Veronica Cortinovis e Francesco Luini
Consulenti IEP
– Ti va se ci prendiamo cura l’uno dell’altro?
– Sì.
– Io mi prendo cura di TE…
– Allora anch’io mi prendo cura di ME! Mi fido della tua scelta.
(Cavezzali, fumettista).
Sentirsi al sicuro, protetti, lontani dal pericolo o dal dolore è un bisogno fondamentale dell’essere umano legato alla sopravvivenza, ma anche al benessere individuale e del gruppo di appartenenza.
La trasversalità che il concetto di sicurezza psicologica ha nei diversi ambiti della nostra vita rende necessario per ciascuno di noi imparare a ‘prendersi cura di sé’ e del proprio ambiente, acquisendo consapevolezza di quanto ci si sente sicuri e riconoscendo i segnali di allerta, per poter agire tempestivamente ed evitare danni al benessere personale e del proprio contesto organizzativo.
La sicurezza: un bisogno fondamentale!
Secondo lo psicologo Abraham Harold Maslow, un senso di sicurezza fisica e psicologica (safety) è prerequisito necessario per ogni forma di realizzazione di bisogni legati alla costruzione del futuro e della propria autorealizzazione.
La sicurezza psicologica è la necessità dell’essere umano di sentirsi in una condizione o in un contesto di agio, libero/a di esprimersi e di agire senza timore di conseguenze negative.
SCEGLIERE DI METTERSI AL SICURO!
Mettere se stessi e se stesse al sicuro significa assumersi la responsabilità della propria sicurezza fisica e psicologica. Nonostante i molteplici fattori esterni che possono influenzare la sensazione di sicurezza di ognuno di noi, è sempre possibile modificare i comportamenti che ci espongono ad una maggior insicurezza e disagio e attivarsi al fine di sentirsi più protetti.
L’azione di ‘Mettersi al sicuro’ richiede quindi:
- Spostare il potere della nostra sicurezza dall’esterno all’interno
- Acquisire consapevolezza e padronanza delle proprie abilità
- Uscire un po’ dalla nostra zona comfort per sperimentarci e acquisire nuova sicurezza
- Costruire, anche al lavoro, relazioni sicure dove ci sentiamo liberi di esprimere noi stessi e anche di sbagliare senza essere giudicati.
IL CINEMA INSEGNA: La sicurezza degli oggetti
Dall’omonimo libro di racconti di A. M. Homes, il film è ambientato a New York dove si intrecciano le vite di quattro famiglie vicine di casa.
I personaggi, che faticano a stabilire rapporti umani sinceri, hanno in comune il fatto di avere tutti investito loro stessi e le loro emozioni nelle cose sbagliate e di riconoscersi soltanto attraverso la ‘sicurezza degli oggetti’ che possiedono, oppure attraverso il loro lavoro.
Ma non basteranno una chitarra, una bambola o una jeep a colmare il vuoto delle loro esistenze.
Il tema è quindi la falsa sicurezza cercata all’esterno piuttosto che all’interno di sé e delle proprie reti familiari e amicali.
I CONSIGLI IEP PER AREU
Per il personale AREU, con cui collaboriamo quotidianamente da anni, è possibile approfondire questo e altri temi sul sito stesso dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza.
IL POSTO SICURO – Focus Group online mensile
La tecnica proposta permette di ritrovare uno spazio interno nel quale possiamo percepirci in sicurezza e ritrovare l’equilibrio, anche in momenti del quotidiano fortemente stressanti e ogni volta che si sente il bisogno di ritrovare stabilità e sicurezza.
Per informazioni, approfondimenti e iscrizioni scrivere a:
claudia.cornali@psicotraumatologia.org