Dopo che un evento tragico o catastrofico ci ha colpiti, ci accorgiamo spesso che molte delle nostre precedenti capacità e attitudini e dei nostri piaceri, interessi e stati d’animo sono andati perduti o si sono estremamente affievoliti. Altrettanto ci capiterà spesso di trovare in noi nuovi stati d’animo, progetti, atteggiamenti.
La maggior parte delle volte ci congeliamo nel dolore della perdita di quegli aspetti di noi che abbiamo perduto e non ci occupiamo quasi per niente dei nuovi aspetti di noi emersi dopo l’evento o, addirittura, li rifiutiamo.
Questo esercizio servirà proprio a distanziarci da ciò che non troviamo più in noi stessi e a valorizzare ciò che è emerso di nuovo.
Esecuzione dell’esercizio
Avete bisogno di:
- 2 scatole di uguali dimensioni con coperchio (tipo scatole delle scarpe)
- 2 colori diversi e 1 pennello
- 1 pennarello a punta grossa
- una certa quantità di foglietti di carta (tipo un quarto di foglio A4).
Mettete da parte i coperchi delle due scatole: una scatola sarà il contenitore delle capacità perse (lost) e l’altra quello delle capacità trovate (found).
Dipingete ogni scatola di un colore che vi sembra simbolicamente rappresentare le due funzioni e scrivete con il pennarello sui lati di una ‘LOST’ e su quelli dell’altra ‘FOUND’.
Ora scrivete su ogni foglietto uno stato d’animo, sensazione, capacità, attitudine, progetto, speranza, piacere, interesse o altro (MA NON PERSONE O COSE MATERIALI) che dopo l’evento traumatico vi sembra di avere perduto del tutto o in parte (ad esempio: ‘La voglia di uscire con gli amici’) e quelle che vi sembra di avere trovato (ad esempio: ’L’importanza delle piccole cose’).
Man mano che li avete scritti distribuite i foglietti in una o nell’altra scatola: le cose perdute nella scatola LOST e quelle trovate nella scatola FOUND.
A distanza di circa 1 o 2 settimane rileggete a uno a uno i foglietti della scatola LOST: se la capacità, attitudine o interesse che avete scritto è ancora perso, rimettete il foglietto nella scatola LOST; se invece l’avete ritrovato spostate il foglietto nella scatola FOUND; se invece vi accorgete che quella cosa non vi interessa realmente più, stracciate il foglietto e buttatelo via.
Fate questa verifica ogni 1 o 2 settimane per un pò di tempo: quando la scatola LOST sarà vuota o vi accorgerete che i foglietti restano da tempo sempre gli stessi, chiudete con i coperchi le due scatole e riponetele in un luogo chiuso della vostra abitazione.
Segnate il giorno sulla vostra agenda e fate un richiamo alla stessa data sul calendario dell’anno successivo. Quel giorno potrete riaprire le vostre due scatole e rileggere i foglietti che sono rimasti: vi aiuterà a percepire la distanza fra voi e il trauma che avete subito e a fare un bilancio di come l’avete superato.
Commenti
Rileggendo i foglietti che troverete nelle scatole, potrà capitarvi di non ricordare ciò che vi avevate scritto: questo sarà un ottimo spunto per riflettere su quanto la dimensione temporale cambi l’ordine delle nostre priorità.
Oppure vi accorgerete che qualche vostra capacità o attitudine che all’epoca davate per definitivamente perduta è ricomparsa nella vostra vita, magari in un’altra forma che apprezzate anche di più.
Magari vi renderete conto che siete riusciti lo stesso a sopravvivere, a lavorare, ad avere relazioni anche dovendo fare a meno di quelle condizioni o attitudini che allora vi sembravano fondamentali.
In ogni caso limitatevi a osservare ciò che è cambiato, come è cambiato e ad accogliere il cambiamento come una nuova parte di voi stessi.
Volete farci partecipi dei risultati di questo esercizio o volete discuterne con noi?
Scriveteci a: staff@psicotraumatologia.org