La musica può essere di grande aiuto al nostro benessere psico-fisico. Dopo la il negoziato emotivo, ecco il nuovo tema del mese affrontato dal team IEP con le sale operative e sedi 118 e 112. Alcuni archetipi corporo-sonoro-musicali (il respiro, il silenzio, il ritmo del cammino) sono patrimonio di tutte le persone, ma ciascuna sviluppa, nel corso della vita, una propria impronta sonora: qual è la tua?
Spunti e consigli a cura di Claudia Cornali e Veronica Cortinovis
Consulenti IEP
L’uomo che non ha musica in se stesso, e non è mosso dall’armonia dei dolci suoni,
è buono per tradire, tramare e depredare;
i moti del suo animo sono cupi come la notte e i suoi affetti neri come l’Erebo.
Un uomo così non riceva mai fiducia.
Ascolta la musica.William Shakespeare
Il Mercante di Venezia
STAR BENE CON LA MUSICA
La musica può essere di grande aiuto al nostro benessere psico-fisico. Quando ha specifiche caratteristiche, ad esempio toni attenuati e un ritmo di 60-80 battiti al minuto che richiama il battito cardiaco, può mitigare le risposte fisiologiche allo stress e all’ansia. Alcuni archetipi corporo-sonoro-musicali, come il suono del respiro, il silenzio, il ritmo del cammino, sono patrimonio di tutte le persone, ma ciascuna sviluppa, nel corso della vita, una propria impronta sonora: con i ‘propri’ ritmi e suoni che vive come più sintonici e che la caratterizzano.
I BENEFICI DELLA MUSICA
- Ci rende più ‘intelligenti’: promuove la plasticità neuronale e la nascita di nuove sinapsi.
- Induce il movimento e la danza stimolando la corteccia motoria e i gangli della base.
- Migliora il sistema immunitario: facilita la produzione di immunoglobuline A (IgA) e linfociti. Crea un senso di appartenenza e, inoltre, rinforza la coesione nel gruppo.
- Promuove l’empatia perché rende più omogenei gli stati emotivi tra le persone.
- È rilassante perché rallenta il ritmo delle onde cerebrali.
- Migliora il tono dell’umore: attiva il sistema dopaminergico striale del rinforzo con il nucleo accumbens, importante nella produzione di ricordi positivi, e induce la produzione di endorfine.
- Riduce il dolore cronico perché produce piacere distraendo il pensiero dallo stimolo doloroso.
RILASSIAMOCI CON LA MUSICA: IL SUONO 8D
- Trova una posizione comoda e confortevole.
- Usa le cuffie per un’esperienza immersiva.
- Avvia la traccia audio qui sopra.
- Chiudi gli occhi e inizia a respirare profondamente e lentamente.
- Lascia andare ogni tensione e permetti al suono di accompagnarti in uno stato di benessere completo.
Quando vuoi porre fine al rilassamento: riporta l’attenzione sul respiro, muoviti lentamente, apri gli occhi, abbassa la musica gradualmente fino a spegnerla. Fai ancora qualche respiro e poi riprendi le tue attività.
Ascoltando il suono in 8D, la sensazione che proviamo è di essere avvolti da un insieme di suoni che si sposta armoniosamente da un orecchio all’altro e tutt’intorno a noi, accompagnandoci in un rilascio delle tensioni psichiche e fisiche.
MUSICA ED EMOZIONI
La musica influenza le emozioni: può indurle o modificarle.
Il cervello comprende le sfumature emotive dei suoni: quelli emotivamente negativi tendono ad essere in tonalità minore o a contenere più dissonanze di quelli positivi.
Il cinema ‘sfrutta’ da sempre questa capacità del cervello.
GUARDA E ASCOLTA!
Quale emozione suscitano in te queste colonne musicali?
Atmosphéres di György Ligeti per 2001: Odissea nello spazio di Stanley. Kubrick (1968):
Deborah’s Theme di Ennio Morricone per C’era una volta in America di Sergio Leone (1984):
I CONSIGLI IEP
Per approfondire, puoi leggere Neuroscienze cognitive della musica. Il cervello musicale tra arte e scienza di Alice Mado Proverbio (Zanichelli, 2019).
Oppure puoi seguire questo Tedx dal titolo IL CERVELLO E LA MUSICA di Alan Harvey.