Il negoziato emotivo è la capacità di riconoscere e rispettare alcune esigenze primarie comuni a tutti che, se considerate e soddisfatte nel rapporto con noi stessi e con gli altri, ci consentono di affrontare le emozioni senza lasciarci sopraffare, per collaborare e a lavorare meglio con gli altri. Quali sono le esigenze primarie e le emozioni ad esse connesse? Dopo la de-fusione, ecco il nuovo tema del mese affrontato dal team IEP con le sale operative e sedi 118 e 112: come allenare l’apprezzamento, trasmettere appartenenza, riconoscere l’autonomia e rispettare lo status proprio e altrui.
Spunti e consigli a cura di Veronica Cortinovis e Ilaria Offredi
Consulenti IEP
Invece di rimanere prigionieri di ogni singola emozione, conviene rivolgere l’attenzione a ciò da cui essa è scaturita.
R. Fischer e D. Shapiro (2005)
QUATTRO ESIGENZE PRIMARIE
1. APPREZZAMENTO
È sentire valorizzati le proprie opinioni, sentimenti e azioni.
È ignorata quando i pensieri, le azioni o le emozioni vengono squalificati, banalizzati o negati.
Il che genera rabbia, umiliazione, risentimento.
È invece soddisfatta quando i pensieri, le azioni o le emozioni vengono considerati e valorizzati con sincerità. Il che genera soddisfazione, appagamento, disponibilità.
2. APPARTENENZA
È sentirsi riconosciuti come parte di un gruppo.
È ignorata quando si tratta o ci si sente trattati come estranei o nemici.
Il che genera tristezza, disagio, imbarazzo.
È invece soddisfatta quando ci si sente colleghi e parte del gruppo.
Il che genera affezione, fiducia, condivisione.
3. AUTONOMIA
È sentire rispettata la propria autonomia di pensiero, espressione, azione.
È ignorata quando viene limitata o violata la libertà di espressione e di decisione.
Il che genera rabbia, impotenza, ritiro.
È soddisfatta quando vengono richieste e incentivate l’autonomia decisionale e la libera espressione.
Il che genera realizzazione, soddisfazione, creatività.
4. STATUS
È sentire riconosciuta e legittimata la propria posizione in un ambito di competenza.
È ignorata quando vengono svilite o negate la conoscenza, l’esperienza o la competenza, propria o altrui.
Il che genera rabbia, risentimento, rivalsa.
È soddisfatta quando vengono riconosciute ed esplicitate la conoscenza, l’esperienza o la competenza, propria e altrui. Il che genera appagamento, soddisfazione, realizzazione.
ALLENIAMOCI A NEGOZIARE
Cosa fare e cosa evitare. Ecco come possiamo riconoscere e rispettare le esigenze primarie comuni a tutti e gestire con efficacia le nostre emozioni e quelle degli altri.
Buon lavoro!
1. PER APPREZZARE
Fai capire all’altro che ti metti nei suoi panni anche quando non sei d’accordo ed esplicita il tuo apprezzamento con autenticità, con frasi come…
Anche se non sono d’accordo con le tue decisioni, capisco il tuo punto di vista e apprezzo davvero che tu l’abbia condiviso.
Evita i finti apprezzamenti e di ignorare il punto di vista altrui.
2. PER TRASMETTERE APPARTENENZA
Sottolinea ciò che accomuna, utilizza il ‘noi’ e orienta l’attenzione verso obiettivi comuni, con frasi come…
Il nostro è un lavoro stressante e può succedere a tutti di perdere la calma ogni tanto. La cosa importante è chiarirsi per la serenità di entrambi.
Evita di etichettare, sottolineare le contrapposizioni e metterti in competizione.
3. PER RISPETTARE L’AUTONOMIA
Chiedi all’altro se è d’accordo, tieni conto concretamente del suo contributo e suggerisci delle opzioni, con frasi come…
Quindi tu pensi che dovremmo fare diversamente. Sono entrambe proposte valide in effetti. Cosa ne dici se proviamo a fare per un certo periodo come propongo io e per un altro periodo come dici tu e poi ci riconfrontiamo?
Evita di importi e di prendere decisioni senza consultare l’altro.
4. PER RISPETTARE LO STATUS
Sottolinea esplicitamente le maggior conoscenza, esperienza o competenza propria e dell’altro, con frasi come…
È un piacere lavorare con te. Credo che abbiamo entrambi qualcosa di importante da offrire: tu hai l’esperienza e la conoscenza del contesto ed io, essendo nuovo, posso fornire un punto di vista esterno.
Evita di banalizzare o svilire la conoscenza, l’esperienza o la competenza dell’altro.
IL CONSIGLIO IEP
Per approfondire, ti consigliamo di leggere Il Negoziato Emotivo. Come ottenere il successo in una trattativa imparando a gestire le emozioni di Roger Fisher e Daniel Shapiro (ed. TEA, sett. 2016).