Quadro normativo
A partire dal gennaio 2011 è diventato obbligatorio per tutte le aziende italiane effettuare la valutazione della condizione di stress correlato all’attività lavorativa dei propri dipendenti e la Commissione Consultiva Permanente ha indicato l’obbligo per i datori di lavoro di ripetere la valutazione con una frequenza non inferiore ai tre anni, salvo che gli esisti delle valutazioni non indichino situazioni di disagio che inducano ad adottare provvedimenti più restrittivi e tempistiche più ravvicinate.
La valutazione della condizione di stress correlato all’attività lavorativa dei propri dipendenti è d’obbligo per ogni azienda e va ripetuta, con tempistiche variabili a seconda dei casi.
Finalità della valutazione del rischio stress
Lo IEP realizza in brevissimo tempo il processo di valutazione, attraverso l’utilizzo di opportuni indicatori suddivisi tra quelli relativi al contesto lavorativo e quelli riconducibili al vero e proprio contenuto tecnico del lavoro.
Tale valutazione è particolarmente necessaria in quelle aziende che le ricerche indicano a più alto rischio stress lavoro correlato anche per l’incidenza che il distress lavorativo ha sul rischio di incidenti da errore umano.
Tra i settori maggiormente interessati, quelli che presentano il più alto rischio di incidenti dovuti a errore umano, quali il settore dei trasporti, quello sanitario, energetico & petrolchimico e le telecomunicazioni.
Perché usare il metodo Stress-Resilience Balance© dello IEP?
Le linee guida finora in uso per la valutazione dello Stress lavoro-correlato presentano un grosso limite quando si effettua tale misura proprio nelle aziende a più alto rischio, dove le attività lavorative svolte comportano strutturalmente l’esposizione a stressors di medio-alto impatto. Tali aziende, se valutate con questionari standard, evidenziano comunemente la presenza di una condizione di stress di fascia ‘alta’ nei dipendenti con il conseguente obbligo di mettere in atto cambiamenti mitigatori di tale rischio.
La ricerca e l’esperienza sul campo effettuata dallo IEP con tali aziende ha mostrato che i risultati prodotti dai normali metodi di misurazione dello stress lavoro-correlato sono spesso erronei e portano a conseguenze improprie sia per il dipendente sia per l’azienda stessa.
In tali aziende infatti non è sufficiente misurare solo la ‘quantità’ di stress subito dal personale ma è necessario affiancarla con una specifica misurazione della ‘resilienza allo stress’ dello stesso personale, in modo da definire correttamente il rischio stress lavoro-correlato attraverso il bilanciamento di questi due fattori. Che è esattamente ciò che fa l’algoritmo su cui si basa la procedura di valutazione Stress-Resilience Balance© adottata da IEP.
Così come i singoli individui, infatti, anche le aziende possono sviluppare al loro interno processi di resilienza che permettono ai loro dipendenti di affrontare stress significativi senza riportare danni alla propria salute psico-fisica. E spesso sono proprio le aziende con attività a elevato stress impact factor ad avere anche il personale più stress resilient.
Fattori di resilienza aziendali che calmierano fortemente l’impatto stressorio
- Competente selezione lavorativa dei dipendenti in ingresso.
- Alti livelli di addestramento alle mansioni.
- Accurata selezione dei ruoli manageriali.
- Alti livelli motivazionali collegati al lavoro svolto.
- Solido engagement lavorativo.
- Rafforzamento del team working.
- Attenzione verso il work-life balance da parte dell’azienda.
- Costanti programmi formativi sulle Non Techinical Skills.
- Presenza di un Diversity Management.
- Consolidati meccanismi di stress-coping sviluppati in azienda anche attraverso l’impegno aziendale verso progetti Benessere al lavoro.
- Impegno etico e sociale dell’azienda attraverso campagne condivise coi dipendenti.
Valutazione Stress Resilience Balance© IEP: come avviene?
Fase 1
Elaborazione, a seguito di interviste strutturate dai nostri specialisti alla Direzione Personale, di un set di questionari costruito su misura per le specifiche caratteristiche di stress e resilienza dell’azienda cliente.
Fase 2
Somministrazione al personale dei questionari anche in forma elettronica.
Fase 3
Scoring ed elaborazione dei risultati per la valutazione di:
- Indicatori dei Fattori di Stress a livello globale e di divisione/ufficio
- Indicatori dei Fattori di Resilienza a livello globale e di divisione/ufficio
Fase 4
Elaborazione di un profilo-azienda Stress-Resilience Balance e di sotto-profili di settore/divisione/ufficio che valuteranno:
- la fascia di rischio stress dell’azienda globale e suddivisa per uffici/settori
- i fattori di resilienza presenti in azienda, specificati e quantificati sia globalmente sia suddivisi per uffici/settori
- il valore Stress-Resilience Balance risultante globalmente e suddiviso per uffici/settori.
E dopo?
Nel caso i risultati lo suggeriscano come utile, potranno essere realizzati interventi che, più che mitigare lo stress spesso inevitabile e strutturale in certe attività, rafforzino i fattori di resilienza aziendale, ad esempio:
- proponendo regolarmente workshop di sensibilizzazione ai comportamenti resilienti e di Benessere al lavoro
- oppure percorsi di Coaching manageriale orientato al benessere
- rinforzando l’attenzione e la formazione alle Non Technical Skills
- realizzando programmi EEAP di pronta risposta in caso di incidenti maggiori che prendano fin da subito in carico anche le ripercussioni psicologiche sui dipendenti coinvolti direttamente e sui loro colleghi.
Il Team IEP per la valutazione e intervento sullo Stress Lavoro-Correlato
Debora Vietto (Team Leader)
Loretta Berti • Roberto Biella Battista • Claudia Bonicatto • Lia Calloni • Chiara Cimbro • Angela Fiorletta • Marco Marinucci • Marta Nanti • Eddy Spezzati