L’Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management si occupa da anni di fornire prestazioni peritali e consulenze tecniche di parte (CTP) finalizzate alla quantificazione del danno biologico derivante dall’impatto di eventi traumatici quali:
- infortunio stradale
- infortunio professionale
- mobbing lavorativo
- demansionamento
- maltrattamento
- lutto.
Valutazione e quantificazione per il risarcimento e la cura
Quando in seguito a un comportamento, doloso o colposo, un soggetto subisce un danno ingiusto, lo stato impone il risarcimento del danno. Dalla menomazione dell’integrità psico-fisica della persona possono scaturire danni patrimoniali e danni non patrimoniali convenzionalmente suddivisi in:
- danno biologico-psichico
- danno dinamico-relazionale o esistenziale
- danno morale
Lo IEP, nello specifico, si occupa della valutazione e quantificazione delle lesioni dell’integrità psichica e del danno cosiddetto esistenziale e, poiché l’utilizzo della consulenza è generalmente richiesto per fini risarcitori, di stabilire l’esistenza di un nesso causale tra l’evento subito ed il danno manifestato.
Danni all’integrità psichica possono essere sia neurocognitivi (ad esempio deficit mnestici, attentivi, percettivi, prassici, del linguaggio o del funzionamento intellettivo globale) sia emotivi (come il PTSD o disturbo da stress post-traumatico, il disturbo acuto da stress, il disturbo dell’adattamento o disturbi dell’umore).
Vedersi riconoscere, e formalizzare, il danno subito, nella maggior parte dei casi, spesso riveste già una funzione terapeutica nel processo di vittimizzazione e preventiva della eventuale vittimizzazione secondaria, che è una condizione di ulteriore sofferenza sperimentata dalla vittima in relazione ad un atteggiamento di insufficiente attenzione, o di negligenza, da parte di chi sarebbe preposto a ciò e che invece si mostra incapace di comprendere gli esiti che l’evento vittimizzante produce sulla vita della vittima. Ciò implica spesso una recrudescenza della condizione della vittima.
Il percorso valutativo
Premettendo che l’estrema variabilità delle situazioni investigabili non permette la standardizzazione di un unico protocollo valido, la valutazione consulenziale/peritale si basa generalmente sul colloquio clinico e sulla somministrazione di strumenti psicodiagnostici attendibili e validati per la popolazione cui il soggetto testato appartiene.
Il colloquio clinico aiuta a raccogliere elementi anamnestici passati e recenti; informazioni sugli schemi di pensiero e comportamentali; indizi circa gli aspetti personologici e relazionali.
L’uso degli strumenti psicodiagnostici rappresenta la parte più oggettiva e standardizzabile della valutazione. A seconda dell’incarico affidato potranno essere utilizzati strumenti diagnostici di valutazione della capacità mentali e/o di intelligenza e/o di personalità.
Il percorso valutativo viene infine concretizzato in una relazione conclusiva, dettagliata e corroborata, dei risultati di test standardizzati e questionari evidence based somministrati, che, con lo scopo di tutelare la parte nominante, potrà essere utilizzata in ogni ambito giuridico utile.
Il Team IEP per le Perizie e le Consulenze Tecniche di Parte
Marta Nanti (Team Leader)
Giulia Coccoi • Ilaria Offredi • Eddy Spezzati